Dopo aver presentato Arduino Uno WiFi come soluzione per i nostri progetti, in questo articolo ci concentriamo su un’altra piattaforma open source sviluppata specificatamente per l’IoT: NodeMCU.

Come vedremo a breve, la board si presenta con dimensioni e costi ridotti rispetto alla controparte Arduino e monta il modulo WiFi SoC ESP8266 che offre il supporto completo al protocollo TCP/IP, ciò la rende una scelta perfetta per i nostri progetti di IoT.

NodeMCU: Le versioni

Esistono in commercio al momento in cui scrivo 3 modelli della NodeMCU che possiamo raggruppare in 2 generazioni:

GenerazioneVersioneNome Commerciale
10.9v1
21.0v2
21.0v3

Le differenze tra la prima e la seconda generazione sono facili da evidenziare in quanto si presentano con un aspetto diverso l’uno dall’altra.

Entrambe le generazioni montano il chip ESP-12, la seconda però utilizza la versione più recente ESP-12E.

Versione 1

La prima versione e generazione della board si presenta abbastanza larga (47 mm x 21 mm).

Ciò implica, come facilmente visibile nella figura sottostante, che si arriva a coprire in larghezza tutti i 10 pin di una breadboard standard, lasciando così spazio insufficiente per effettuare i collegamenti necessari.

NodeMCU v1 a sinistra e v2 a destra.

Per completezza qui sotto puoi trovare la piedinatura relativa a questa scheda.

Versione 2

La seconda versione, risolve alcuni bug della prima e si presenta con delle dimensioni molto contenute che fittano perfettamente le bread board standard lasciando questa volta pin liberi per completare i collegamenti.

Di seguito ecco la piedinatura:

Versione 3

La versione 3 rappresenta un upgrade non ufficiale che offre piccoli miglioramenti rispetto alla precedente tra i quali un connettore micro USB rinforzato.

Il problema di questa versione è che, al pari della prima, ha una larghezza tale da andare a occupare i 10 pin delle bread board standard, rendendo più complicato il cablaggio dei nostri circuiti di test.

NodeMCU v2 a sinistra e v3 a destra.

Anche in questo caso ecco di seguito la piedinatura relativa:

NodeMCU vs Arduino Uno WiFi

A parità di funzioni, le NodeMCU devono essere messe a confronto con la recente Arduino Uno WiFi che, come già visto in questo articolo, unisce le potenzialità delle schede Arduino alla connettività senza fili.

Prendendo in esame la seconda generazione, le NodeMCU sono decisamente più compatte di una scheda Arduino.

Anche i costi si mantengono più bassi, stiamo parlando infatti di un prezzo che gira intorno ai 40€ della Uno WiFi contro un prezzo di circa 7€ per la NodeMCU.

I prezzi che ti riporto fanno riferimento ad Amazon per le NodeMCU e allo store ufficiale di Arduino.

Se acquisti le NodeMCU su store come Bangood o AliExpress il prezzo cala drasticamente.


Dal punto di vista dello sviluppo, la
NodeMCU è Arduino-compatibile, ciò significa che:

  • E’ possibile utilizzare Arduino IDE per programmarle.
  • Molti progetti pensati per la scheda italiana, potranno tranquillamente essere eseguiti anche su questa piattaforma.

Infine anche nel caso dell’hardware abbiamo diverse sorprese.

  • NodeMCU monta 128 KB di RAM mentre la Uno WiFi ha 6 KB.
  • NodeMCU ha 4 MB di memoria ROM, la Uno WiFi solo 48 KB.
  • NodeMCU è equipaggiata con un porta USB micro sia per la trasmissione dati che per l’alimentazione, porta molto più comune rispetto alla USB type B che viene montata sulla Uno WiFi.

Conclusioni

Le schede NodeMCU rappresentano un’ottima alternativa ad Arduino sotto diversi punti di vista. In questo articolo abbiamo avuto modo di presentarle rapidamente e di fare una carrellata delle funzionalità più importanti.

Nel prossimo articolo vedremo come fare lo startup delle schede di seconda generazione, così da avere tutto pronto per sviluppare i nostri progetti!